Clarice Starling cammina in un corridoio dell'FBI circondata da uomini. La macchina da presa di Jonathan Demme la riprende dal basso, dall'alto, di traverso: è fuori posto, inadeguata, troppo piccola per quel mondo.

"Il silenzio degli innocenti" è un thriller perfetto, ma è anche la storia di una donna che deve combattere su due fronti: contro un serial killer e contro un sistema che non la prende sul serio.

Ogni inquadratura racconta il disprezzo sottile del patriarcato, quello delle persone perbene che ti guardano ma non ti vedono. Jodie Foster costruisce una Clarice fragile e fortissima, Anthony Hopkins un Lecter terrificante nella sua immobilità. E Demme, con il suo genio, trasforma ogni angolazione in una dichiarazione politica.

Un capolavoro che continua a parlarci da oltre trent'anni.