Un’opera pionieristica, visionaria e senza tempo, "Ai confini della realtà" ha saputo trasformare la televisione in uno specchio inquietante delle paure, dei sogni e dei dilemmi morali dell’umanità.
"La Foglia d'Acanto" è il podcast che nasce dall'amore – o forse sarebbe meglio dire, dall'ossessione – per le storie. Che siano scritte su carta, proiettate su uno schermo o diluite in più puntate da divorare sul divano. Dopo aver trascorso anni a scrivere recensioni per il mio blog www.valeriotagliaferri.it, ho deciso di portare questa passione anche in formato audio, per permettervi di ascoltare le mie riflessioni mentre andate al lavoro, preparate la cena o semplicemente cercate un po' di compagnia durante le giornate frenetiche. Buon ascolto, Valerio.
Un’opera pionieristica, visionaria e senza tempo, "Ai confini della realtà" ha saputo trasformare la televisione in uno specchio inquietante delle paure, dei sogni e dei dilemmi morali dell’umanità.
Con una regia glaciale e chirurgica, Alexandros Avranas ci trascina in un abisso di orrori domestici nascosti dietro l'apparente serenità di una famiglia qualunque.
Charlie Kaufman, noto sceneggiatore di Hollywood, scrive un romanzo realizzando un’efficace metafora del racconto cinematografico nella sua essenza e, soprattutto, nella sua profonda irrealtà.
Ultimo dei tre episodi del film "I complessi", "Guglielmo il Dentone" ci regala una delle interpretazione più strepitose del grande Alberto Sordi, metafora di un'Italia che stava inesorabilmente cambiando.
“Corte d’assise” non è tra i titoli più noti del prolifico autore belga, ma è uno di quei romanzi che una volta finiti ti rimangono attaccati addosso.