La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

Valerio Tagliaferri

"La Foglia d'Acanto" è il podcast che nasce dall'amore – o forse sarebbe meglio dire, dall'ossessione – per le storie. Che siano scritte su carta, proiettate su uno schermo o diluite in più puntate da divorare sul divano. Dopo aver trascorso anni a scrivere recensioni per il mio blog www.valeriotagliaferri.it, ho deciso di portare questa passione anche in formato audio, per permettervi di ascoltare le mie riflessioni mentre andate al lavoro, preparate la cena o semplicemente cercate un po' di compagnia durante le giornate frenetiche. Buon ascolto, Valerio.

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Recensione “La camera azzurra” di Georges Simenon (1963)

Nel capolavoro del 1963 "La camera azzurra", Georges Simenon abbandona il suo celebre commissario Maigret per immergerci in un noir psicologico di rara intensità. Con la sua inconfondibile prosa asciutta ed essenziale, Simenon costruisce una spirale discendente di passione proibita, tradimento e colpa, esplorando gli abissi dell'animo umano con uno sguardo implacabile. Attraverso la storia di Tony e Andrée, amanti clandestini in una piccola città di provincia francese, l'autore belga disseziona con chirurgica precisione i meccanismi del desiderio e le terribili conseguenze che possono scaturire quando la passione travalica ogni limite morale e sociale.

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Recensione “Ritorno al futuro” di Robert Zemeckis (1985)

Iconico film di Robert Zemeckis del 1985 che ha rivoluzionato il genere fantascientifico con un mix perfetto di avventura, commedia e cuore. La storia di Marty McFly, interpretato da un grande Michael J. Fox, e dello scienziato eccentrico Doc Brown (Christopher Lloyd) ci trasporta in un viaggio nel tempo a bordo di una DeLorean trasformata in macchina del tempo. Quando Marty si ritrova catapultato nel 1955, dovrà fare i conti con il passato dei suoi genitori e assicurarsi di non alterare il suo stesso futuro. Zemeckis ha creato un'opera che riesce a essere contemporaneamente divertente, emozionante e riflessiva, con dialoghi memorabili e sequenze che sono diventate pietre miliari della cultura pop. Un film che, nonostante i quasi quattro decenni trascorsi, continua a incantare generazioni di spettatori con la sua magia senza tempo.

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Recensione “La ragazza con la pistola” di Mario Monicelli (1968)

Capolavoro di Mario Monicelli del 1968 che vede protagonista una straordinaria Monica Vitti nel ruolo di Assunta Patanè. Una commedia all'italiana che diventa viaggio di emancipazione, dove una giovane siciliana, disonorata e abbandonata, insegue il suo seduttore fino in Scozia con l'intento di vendicarsi, ma finisce per scoprire un mondo nuovo e la propria indipendenza. Monicelli dipinge con ironia e profondità il contrasto tra la mentalità tradizionalista siciliana e la modernità britannica degli anni '60, mentre Vitti regala una delle sue interpretazioni più memorabili, passando dalla goffaggine iniziale alla consapevolezza di una donna nuova. Un film che, oltre mezzo secolo dopo, rimane attuale nel suo messaggio di libertà e autodeterminazione femminile.

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Recensione “L’uomo venuto dall’impossibile” di Nicholas Meyer (1979)

Malcolm McDowell nei panni di H.G. Wells, è il protagonista di un'affascinante pellicola che porta l'autore de "La macchina del tempo" al centro della sua stessa fantasia. Quando Jack lo Squartatore (David Warner) utilizza la macchina del tempo di Wells per fuggire nella San Francisco contemporanea, lo scrittore si lancia in un inseguimento attraverso il tempo. Tra suspense, romanticismo e riflessioni sul progresso tecnologico e sulla decadenza della società, il film offre uno sguardo originale sul conflitto tra l'idealismo vittoriano e la cruda realtà moderna.