La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

Valerio Tagliaferri

"La Foglia d'Acanto" è il podcast che nasce dall'amore – o forse sarebbe meglio dire, dall'ossessione – per le storie. Che siano scritte su carta, proiettate su uno schermo o diluite in più puntate da divorare sul divano. Dopo aver trascorso anni a scrivere recensioni per il mio blog www.valeriotagliaferri.it, ho deciso di portare questa passione anche in formato audio, per permettervi di ascoltare le mie riflessioni mentre andate al lavoro, preparate la cena o semplicemente cercate un po' di compagnia durante le giornate frenetiche. Buon ascolto, Valerio.

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“Mi chiamo Gulia Ross” di Joseph H. Lewis (1945)

"Mi chiamo Giulia Ross" è un thriller psicologico che in soli 65 minuti riesce a creare un'atmosfera di claustrofobica tensione. Nina Foch interpreta una giovane donna che accetta un lavoro come segretaria, ritrovandosi improvvisamente intrappolata in una villa isolata dove tutti insistono che sia la moglie mentalmente instabile del padrone di casa. Lewis, maestro del cinema di serie B elevato ad arte, trasforma un budget limitato in un angosciante incubo gotico che anticipa temi e atmosfere di "La donna che visse due volte" del maestro Hitchcock. Un piccolo capolavoro del noir femminile che merita di essere riscoperto.


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“Mikey & Nicky” di Elaine May (1976)

Capolavoro nascosto della New Hollywood, questo film firmato dalla grande Elaine May, rimane uno dei film più sottovalutati e intensi della sua epoca. Un'opera che unisce la crudezza del cinema gangster alla profondità di un dramma psicologico, con le straordinarie interpretazioni di John Cassavetes e Peter Falk nei panni di due amici d'infanzia la cui lealtà viene messa alla prova durante una lunga notte di fuga. May, regista dalla carriera tanto brillante quanto eterogenea, cattura con sguardo impietoso la fragilità dei legami maschili e la paranoia del sottobosco criminale americano.

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“Prima pagina” di Billy Wilder (1974)

Una brillante commedia nera di Billy Wilder che offre uno sguardo spietato e divertente sul mondo del giornalismo degli anni '20. Jack Lemmon interpreta Hildy Johnson, un reporter determinato a lasciare il mestiere per sposarsi, mentre Walter Matthau veste i panni dell'editore manipolatore Walter Burns, deciso a non perdere il suo miglior giornalista. Basato sull'omonima pièce teatrale, questa pellicola cattura perfettamente la frenesia delle redazioni dell'epoca con dialoghi taglienti, ritmo incalzante e una satira spietata dell'etica giornalistica. La chimica tra Lemmon e Matthau è come sempre impeccabile, rafforzata dalla regia precisa di Wilder che bilancia magistralmente umorismo nero e critica sociale.

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“Gli ansiosi” di Fredrick Backman (2019)

Un romanzo che trasforma una rapina in una profonda riflessione sull'ansia contemporanea. Un gruppo di sconosciuti, tenuti in ostaggio durante una visita a un appartamento in vendita, scopre di avere più cose in comune di quanto immaginasse. Con il suo stile unico che mescola ironia e profondità, Backman crea personaggi indimenticabili e ci mostra come dietro ogni comportamento irritante si nasconda spesso una ferita. Un romanzo che fa ridere e commuovere, lasciandoci con un senso di speranza.