La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

Valerio Tagliaferri

"La Foglia d'Acanto" è il podcast che nasce dall'amore – o forse sarebbe meglio dire, dall'ossessione – per le storie. Che siano scritte su carta, proiettate su uno schermo o diluite in più puntate da divorare sul divano. Dopo aver trascorso anni a scrivere recensioni per il mio blog www.valeriotagliaferri.it, ho deciso di portare questa passione anche in formato audio, per permettervi di ascoltare le mie riflessioni mentre andate al lavoro, preparate la cena o semplicemente cercate un po' di compagnia durante le giornate frenetiche. Buon ascolto, Valerio.

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“Le vite degli altri” di Florian Henckel von Donnersmarck (2006)

Ci sono film che restano impressi nella memoria, non solo per la loro qualità artistica, ma per la loro capacità di scuoterci nel profondo. Le vite degli altri è uno di questi. Un viaggio nella Berlino Est del 1984, tra sorveglianza, oppressione e il lento risveglio di una coscienza. Un film potente, necessario, impossibile da dimenticare.

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“La regina d’Africa” di John Huston (1951)

Un battello sgangherato, una missione impossibile e due protagonisti indimenticabili: "La Regina d'Africa" (The African Queen) è l'avventura per eccellenza, un film che ha fatto la storia del cinema. Nel pieno della Prima Guerra Mondiale, l'improbabile coppia formata da un ruvido capitano (Humphrey Bogart nel ruolo che gli valse l'Oscar) e un'austera missionaria (una straordinaria Katharine Hepburn) sfida i pericoli del fiume Congo per compiere una missione suicida contro una cannoniera tedesca. John Huston trasforma questa odissea fluviale in un'esplosiva miscela di romanticismo e azione, girata in condizioni estreme nel cuore dell'Africa.

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“La prima volta di Jennifer” di Paul Newman (1968)

Il debutto alla regia di Paul Newman è un delicato e struggente ritratto di una donna sola e complessa. "La prima volta di Jennifer" ("Rachel, Rachel" in originale) è una piccola gemma del cinema indipendente americano che esplora con sensibilità il risveglio emotivo e sessuale di un'insegnante trentacinquenne in una piccola città del Connecticut. Joanne Woodward, compagna anche nella vita di Newman, ci regala una delle sue interpretazioni più toccanti.


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“Un tram che si chiama desiderio” di Tennessee Williams (1947)

Passioni roventi, anime tormentate e il soffocante caldo della New Orleans del dopoguerra: "Un tram che si chiama Desiderio" rimane, a oltre 75 anni dal suo debutto, uno dei più potenti ritratti del desiderio e della fragilità umana mai portati sul palcoscenico. Il capolavoro di Tennessee Williams continua a elettrizzare il pubblico con la sua esplorazione spietata dei temi della sessualità, della classe sociale e della perdita dell'identità, attraverso il tragico declino di Blanche DuBois.

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“Anatomia di una caduta” di Justine Triet (2023)

Un thriller psicologico che scava nelle pieghe di un matrimonio e di un presunto delitto, dove nulla è come sembra. "Anatomia di una caduta" conferma il talento di Justine Triet nel dirigere un film che tiene incollati alla poltrona, tra tensione giudiziaria e dramma familiare. Sandra Hüller regala una delle interpretazioni cinematografiche più intense degli ultimi anni.