La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

Valerio Tagliaferri

"La Foglia d'Acanto" è il podcast che nasce dall'amore – o forse sarebbe meglio dire, dall'ossessione – per le storie. Che siano scritte su carta, proiettate su uno schermo o diluite in più puntate da divorare sul divano. Dopo aver trascorso anni a scrivere recensioni per il mio blog www.valeriotagliaferri.it, ho deciso di portare questa passione anche in formato audio, per permettervi di ascoltare le mie riflessioni mentre andate al lavoro, preparate la cena o semplicemente cercate un po' di compagnia durante le giornate frenetiche. Buon ascolto, Valerio.

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“Gorilla nella nebbia” di Michael Apted (1988)

Un'intensa biografia che ci porta nel cuore delle foreste rwandesi, dove una donna straordinaria ha combattuto per salvare una specie sull'orlo dell'estinzione. "Gorilla nella nebbia" racconta la vera storia di Dian Fossey, interpretata da una magnetica Sigourney Weaver, in un film che sfida il tempo e ci ricorda quanto sia sottile il confine tra dedizione e ossessione.

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“Gli Sporcelli” di Roald Dahl (1980)

Nel 1980 Roald Dahl ci ha regalato "Gli Sporcelli", un piccolo gioiello di perfidia e umorismo nero che continua a conquistare lettori di ogni età. I protagonisti, la signora e il signore Sporcelli, sono probabilmente la coppia più disgustosa, malvagia e ripugnante mai creata dalla letteratura per ragazzi. Con la sua inconfondibile capacità di trasformare l'orrido in divertimento, Dahl ci trascina in un mondo dove la cattiveria viene punita con ingegnosi contrappassi e dove anche i più deboli possono rivoltare le sorti a proprio favore. Un racconto che, dietro le risate e il disgusto, nasconde una profonda lezione sulla gentilezza e sul rispetto, e continua a parlare alle nuove generazioni con voce fresca e irriverente.

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“Il treno” di Georges Simenon (1961)

Nell'apocalittico scenario della Francia del 1940, Georges Simenon ci trasporta nel suo capolavoro "Il treno", un romanzo che va ben oltre il semplice racconto di guerra. Attraverso gli occhi di Marcel Féron, un uomo comune in fuga dall'invasione tedesca, l'autore esplora con maestria le fragilità dell'animo umano quando ogni certezza vacilla. Non una semplice storia di esodo, ma un'intima riflessione su come le circostanze estreme possano rivelare la vera natura dell'essere umano, tra paura, desiderio e riscoperta di sé. Un viaggio fisico e interiore che, pagina dopo pagina, ci costringe a interrogarci: cosa saremmo disposti a fare quando tutto ciò che conosciamo viene meno?

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“13° distretto: le brigate della morte” di John Carpenter (1976)

Un commissariato abbandonato. Un assedio spietato. Un'alleanza improbabile tra un poliziotto, un criminale e una segretaria contro un nemico che non conosce pietà. "Assault on Precinct 13" (conosciuto in Italia come "13° distretto: le brigate della morte") è l'opera seconda di John Carpenter che nel 1976, con un budget risicatissimo, ha ridefinito il thriller urbano americano. Un cult movie che, quasi 50 anni dopo, continua a sorprendere per ritmo, tensione e moderna brutalità. Ecco perché questo gioiello indipendente merita ancora oggi la vostra attenzione.