La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

Valerio Tagliaferri

"La Foglia d'Acanto" è il podcast che nasce dall'amore – o forse sarebbe meglio dire, dall'ossessione – per le storie. Che siano scritte su carta, proiettate su uno schermo o diluite in più puntate da divorare sul divano. Dopo aver trascorso anni a scrivere recensioni per il mio blog www.valeriotagliaferri.it, ho deciso di portare questa passione anche in formato audio, per permettervi di ascoltare le mie riflessioni mentre andate al lavoro, preparate la cena o semplicemente cercate un po' di compagnia durante le giornate frenetiche. Buon ascolto, Valerio.

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Recensione “Milioni che scottano” di Eric Till (1968)

Nel panorama cinematografico del 1968, Eric Till ci regala una commedia che mescola con sapiente equilibrio tensione e ironia. Con un cast affiatato, tra cui spiccano Peter Ustinov e Maggie Smith, e una regia che sa dosare perfettamente i ritmi, il film rappresenta un piccolo gioiello del cinema di genere degli anni Sessanta, capace di intrattenere senza mai prendersi troppo sul serio.

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Recensione “Il cielo può attendere” di Ernst Lubitsch (1943)

Eleganza, ritmo moderno e sottile malizia si fondono nel capolavoro di Ernst Lubitsch del 1943. Scopriamo come "Il cielo può attendere" rivoluzionò la commedia cinematografica grazie all'inconfondibile "Lubitsch touch", influenzando generazioni di registi, tra cui il suo celebre allievo Billy Wilder.

Un'analisi del film che osò trattare temi scabrosi come l'infedeltà coniugale, sfidando la rigida censura hollywoodiana fino a dover sacrificare il significato stesso del suo titolo.


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Recensione “Pioggia” di William Somerset Maugham (2013)

Nella raccolta "Pioggia", William Somerset Maugham ci regala due racconti magistrali che esplorano le profondità dell'animo umano. In "Pioggia", l'incessante precipitazione tropicale fa da sfondo al drammatico scontro tra la prostituta Sadie Thompson e il missionario Davidson, una battaglia di volontà che si trasforma in una riflessione spietata sull'ipocrisia morale. Ne "Il reprobo", l'autore disseziona con precisione chirurgica le complesse dinamiche familiari e il peso delle aspettative sociali. La prosa cristallina di Maugham, unita alla sua capacità di scavare nei lati più oscuri della natura umana, rende questi racconti scritti quasi un secolo fa sorprendentemente attuali e incisivi.