La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

Valerio Tagliaferri

"La Foglia d'Acanto" è il podcast che nasce dall'amore – o forse sarebbe meglio dire, dall'ossessione – per le storie. Che siano scritte su carta, proiettate su uno schermo o diluite in più puntate da divorare sul divano. Dopo aver trascorso anni a scrivere recensioni per il mio blog www.valeriotagliaferri.it, ho deciso di portare questa passione anche in formato audio, per permettervi di ascoltare le mie riflessioni mentre andate al lavoro, preparate la cena o semplicemente cercate un po' di compagnia durante le giornate frenetiche. Buon ascolto, Valerio.

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Recensione "Il buono, il brutto, il cattivo" di Sergio Leone (1966)

In questa puntata celebriamo il capolavoro assoluto di SergioLeone "Il buono, il brutto, il cattivo" l'epilogo perfetto della Trilogia del Dollaro che ha ridefinito per sempre il western. Con Clint Eastwood, Lee Van Cleef ed Eli Wallach in una delle interpretazioni più iconiche del cinema, Leone orchestra una caccia al tesoro epica sullo sfondo della Guerra Civile Americana.

Analizziamo la rivoluzionaria regia di Leone, dai primi piani ravvicinati ai panorami sconfinati, dalla colonna sonora immortale di Ennio Morricone ai duelli che sono diventati leggenda. Un film che trasforma il genere western in opera d'arte, dove non esistono veri eroi ma solo uomini mossi dall'interesse personale. Scopriamo insieme perché questo spaghetti western continua a influenzare registi di tutto il mondo e resta un'esperienza cinematografica indimenticabile.

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Recensione “Leoni per agnelli” di Robert Redford (2007)

In questa puntata analizziamo "Leoni per agnelli", il controverso film di Robert Redford del 2007 che affronta i dilemmi morali della guerra in Afghanistan attraverso storie parallele.

Con un cast stellare che include Meryl Streep nei panni di una giornalista determinata e Tom Cruise in quelli di un senatore ambizioso, il film esplora il prezzo dell'indifferenza politica e sociale. Redford orchestra magistralmente un thriller politico che interroga lo spettatore sul ruolo dei media, della politica e dell'educazione in tempo di guerra.

Un'opera coraggiosa che divide critica e pubblico, ma che non lascia indifferenti. Scopriamo insieme se questo "film-dibattito" mantiene ancora oggi la sua forza provocatoria o se il tempo ne ha attenuato l'impatto. Una riflessione necessaria su democrazia, responsabilità civile e il coraggio di prendere posizione.


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Recensione “Capitolo secondo” di Robert Moore (1979)

Nel 1979, Robert Moore porta sullo schermo una delle commedie più intime e autobiografiche di Neil Simon: "Capitolo secondo".

Con James Caan, Marsha Mason, Joseph Bologna e Valerie Harper, il film esplora con rara sensibilità il tema della rinascita amorosa dopo una perdita devastante. Tratto dall'esperienza personale di Simon per la morte della moglie, "Capitolo secondo" trascende i confini del semplice adattamento teatrale per diventare una meditazione universale sul lutto e sulla capacità di ricominciare.

James Caan offre qui una delle sue interpretazioni più vulnerabili, lontano dai ruoli d'azione che lo avevano reso celebre, mentre Marsha Mason costruisce un personaggio femminile di straordinaria complessità. Un film che anticipa quella sensibilità maschile che il cinema americano svilupperà negli anni Ottanta, dimostrando come il dolore personale possa trasformarsi in arte universale.

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Recensione “Character bastardo eccellente” di Mike van Diem (1997)

Immergiti nell'oscuro mondo di "Character bastado eccellente" il capolavoro olandese di Mike van Diem che ha conquistato l'Oscar come Miglior Film Straniero nel 1998.

Questa intensa saga familiare ci trasporta nella Rotterdam degli anni '20, dove il giovane Jacob Katadreuffe lotta per emergere dall'ombra di un padre spietato e autoritario. Un thriller psicologico che esplora i temi del potere, della vendetta e della redenzione attraverso una narrazione cinematograficamente perfetta.

Van Diem costruisce un'atmosfera claustrofobica e magnetica, sostenuta da interpretazioni straordinarie e una fotografia che cattura l'essenza del dramma umano. Una pellicola che sfida lo spettatore con la sua complessità narrativa e la profondità dei suoi personaggi. Un film che merita di essere riscoperto e analizzato per la sua capacità di toccare le corde più profonde dell'animo umano.


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Recensione “Benny & Joon” di Jeremiah S. Chechik (1993)

In questa puntata esploriamo "Benny & Joon", il gioiello cinematografico del 1993 diretto da Jeremiah S. Chechik che ha conquistato il cuore di intere generazioni.

Johnny Depp regala una delle sue interpretazioni più poetiche nei panni di Sam, un eccentrico personaggio ispirato a Buster Keaton e Charlie Chaplin, mentre Mary Stuart Masterson offre una interpretazione toccante come Joon, una giovane donna alle prese con disturbi mentali. Nel cast anche Aidan Quinn, Julianne Moore, Willian H. Macy e Oliver Platt.

La pellicola affronta con delicatezza e originalità temi profondi come l'amore, la diversità e l'accettazione, mescolando commedia e dramma in un equilibrio perfetto.

Attraverso una narrazione visivamente suggestiva e momenti di pura magia cinematografica, il film ci invita a riflettere sulla bellezza delle differenze umane.

Una storia d'amore non convenzionale che celebra l'arte, la creatività e il coraggio di essere autentici in un mondo che spesso non comprende la diversità.