La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

Valerio Tagliaferri

"La Foglia d'Acanto" è il podcast che nasce dall'amore – o forse sarebbe meglio dire, dall'ossessione – per le storie. Che siano scritte su carta, proiettate su uno schermo o diluite in più puntate da divorare sul divano. Dopo aver trascorso anni a scrivere recensioni per il mio blog www.valeriotagliaferri.it, ho deciso di portare questa passione anche in formato audio, per permettervi di ascoltare le mie riflessioni mentre andate al lavoro, preparate la cena o semplicemente cercate un po' di compagnia durante le giornate frenetiche. Buon ascolto, Valerio.

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Recensione “Nessuno ti salverà” di Brian Duffield (2023)

In questa puntata esploriamo "Nessuno ti salverà", thriller fantascientifico del 2023 diretto da Brian Duffield che ha rivoluzionato il genere home invasion. Kaitlyn Dever offre una performance straordinaria in un film quasi privo di dialoghi, dove il silenzio diventa l'arma più potente per creare tensione.

Una giovane donna isolata si ritrova a combattere contro una minacciosa presenza aliena nella sua casa, in una notte di puro terrore. Duffield costruisce un'esperienza cinematografica claustrofobica e angosciante, dove ogni scricchiolio, ogni ombra nasconde un pericolo mortale. Un film che dimostra come si possa raccontare una storia avvincente senza bisogno di parole, affidandosi completamente alla regia visiva e alle atmosfere.

Un'esperienza unica che mescola fantascienza, horror e suspense psicologica in un crescendo adrenalinico che non concede un attimo di respiro.


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Recensione “La soluzione sette per cento” di Nicholas Meyer (1974)

Un incontro impossibile che ha fatto la storia del romanzo giallo: Sherlock Holmes incontra Sigmund Freud nella Vienna del 1891. In questo brillante romanzo, il dottor Watson conduce un Holmes dipendente dalla cocaina dal celebre psicoanalista, dando vita a un'avventura che intreccia indagine poliziesca e psicoanalisi.

Meyer costruisce una storia avvincente che omaggia Conan Doyle reinventandolo, mescolando deduzione scientifica e interpretazione dei sogni. Un thriller psicologico che esplora le ossessioni del detective più famoso del mondo, portandolo a confrontarsi con i propri demoni interiori.

Il romanzo divenne un bestseller internazionale e ispirò il film di successo con Robert Duvall, Nicol Williamson e Alan Arkin. Un'opera che ha ridefinito il concetto di fan fiction letteraria, dimostrando come i grandi personaggi possano vivere oltre le pagine del loro creatore.


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Recensione “E io mi gioco la bambina” di Walter Bernstein (1980)

"E io mi gioco la bambina" di Walter Bernstein è una commedia drammatica del 1980 ambientata nella New York della Grande Depressione. Walter Matthau interpreta Tristezza, un gestore di bisca clandestina costretto dal boss Blackie (Tony Curtis) a collaborare alla creazione di una sala da gioco per ricchi nella villa di Amanda (Julie Andrews), una vedova aristocratica rovinata dal crollo di Wall Street.

La situazione si complica quando un cliente disperato lascia a Tristezza la propria figlioletta come pegno per una scommessa, per poi essere ritrovato morto nell'Hudson. Il film mescola con eleganza elementi da commedia nera, dramma sociale e riflessione sulla miseria umana negli anni più bui dell'America.

Matthau offre una delle sue interpretazioni più toccanti, mentre Julie Andrews, fresca di Leone d'Oro alla carriera, abbandona i suoi ruoli più rassicuranti per un personaggio complesso e malinconico.

Un racconto amaro e tenero insieme, che usa il contesto storico per esplorare temi universali come la sopravvivenza, la redenzione e l'umanità che resiste anche nei momenti più oscuri.



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Recensione “Solaris” di Andrej Tarkovskij (1972)

Nel 1972 Andrej Tarkovskij trasforma la fantascienza in un'esperienza esistenziale che ancora oggi ci lascia senza respiro.

"Solaris" non è un film sullo spazio, ma un viaggio negli abissi della memoria e del dolore umano. Un oceano intelligente che materializza i nostri fantasmi più profondi, una stazione spaziale che invecchia come invecchiano le anime, e la domanda più inquietante: cosa ci rende veramente umani?

In questo episodio de "La Foglia d'Acanto" esploriamo il capolavoro di Tarkovskij, un film che rifiuta ogni convenzione per regalarci una meditazione filosofica sulla condizione umana.

Un'opera che a cinquant'anni di distanza continua a interrogarci con la stessa forza dirompente. Preparatevi a un viaggio lento, ipnotico e profondamente commovente nell'universo di uno dei più grandi poeti del cinema mondiale.


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Recensione "Casa d’altri e altri racconti” di Silvio D’Arzo (1953)

"Casa d'altri e altri racconti" di Silvio D'Arzo, pubblicato postumo nel 1953, raccoglie alcuni straordinari racconti che rappresentano uno dei vertici della narrativa italiana del Novecento.

In questo episodio esploriamo l'universo letterario di un autore misconosciuto ma straordinario, capace di coniugare realismo e lirismo in pagine di rara intensità. Dai paesaggi della bassa reggiana alle esistenze ai margini, D'Arzo - pseudonimo di Ezio Comparoni - ci restituisce personaggi indimenticabili: bambini sognatori, donne sole, vite sospese tra speranza e disillusione.

La sua prosa essenziale e poetica, vicina a Pavese e Bassani, affronta temi universali come la solitudine, l'esclusione sociale e la ricerca di una casa – fisica ed esistenziale – che spesso rimane irraggiungibile.

Scopriamo insieme perché questa raccolta, a distanza di settant'anni, continua a commuovere e interrogare i lettori con la sua modernità e la sua profonda umanità.