La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

Valerio Tagliaferri

"La Foglia d'Acanto" è il podcast che nasce dall'amore – o forse sarebbe meglio dire, dall'ossessione – per le storie. Che siano scritte su carta, proiettate su uno schermo o diluite in più puntate da divorare sul divano. Dopo aver trascorso anni a scrivere recensioni per il mio blog www.valeriotagliaferri.it, ho deciso di portare questa passione anche in formato audio, per permettervi di ascoltare le mie riflessioni mentre andate al lavoro, preparate la cena o semplicemente cercate un po' di compagnia durante le giornate frenetiche. Buon ascolto, Valerio.

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Recensione “Saturnino Farandola” di Raffaele Meloni e Albert Robida (1977)

Torniamo indietro nel tempo per riscoprire "Saturnino Farandola", lo straordinario sceneggiato RAI del 1977 diretto da Raffaele Meloni.

Questa serie televisiva, trasmessa sulla Rete Due nell'ambito della programmazione per ragazzi, portò sugli schermi italiani le avventure fantastiche tratte dal romanzo "Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola" del francese Albert Robida. Con Mariano Rigillo nel ruolo del protagonista-narratore e un cast che includeva anche Paolo Poli e Daria Nicolodi, rappresentando un gioiello della televisione per ragazzi degli anni '70.

In questa puntata analizziamo il valore storico e culturale di una serie che ha segnato l'immaginario di una generazione, esplorando le sue innovazioni tecniche, narrative e il suo posto nell'evoluzione della televisione italiana per ragazzi.


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Recensione “Matrimonio in quattro” di Ernst Lubitsch (1924)

"Matrimonio in quattro" capolavoro del 1924 di Ernst Lubitsch che segna l'apogeo della sua arte cinematografica muta. Una commedia sofisticata che intreccia le vite di quattro coniugi viennesi in una danza di tradimenti, equivoci e passioni nascoste.

Lubitsch orchestra con maestria il celebre"Lubitsch touch", quella sottile ironia che rivela i segreti del cuore attraverso sguardi, gesti e dettagli apparentemente insignificanti ma sessualmente allusivi.

Il film rappresenta un perfetto equilibrio tra eleganza visiva e profondità psicologica, anticipando i temi che renderanno il regista tedesco uno dei maestri indiscussi della commedia cinematografica.

Un'opera che dimostra come il cinema muto potesse raggiungere vette di raffinatezza narrativa ancora oggi insuperate.


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Recensione “La moglie del soldato” di Neil Jordan (1992)

Nel 1992 Neil Jordan firma uno dei thriller più inquietanti e visionari degli anni Novanta: "La moglie del soldato", con un magistrale Stephen Rea protagonista.

Tra Belfast e Londra, seguiamo Fergus, membro dell'IRA coinvolto nel rapimento di un soldato britannico, in un viaggio che lo porterà a confrontarsi con le zone più oscure della psiche umana.

Con Jaye Davidson in una interpretazione coraggiosa e rivoluzionaria, il film anticipa di decenni dibattiti sull'identità di genere e sessualità, rimanendo ancora oggi un'opera capace di dividere e provocare.

Un capolavoro del cinema contemporaneo che sfida ogni tentativo di classificazione, esplorando la complessità irriducibile della condizione umana con straordinaria lucidità visionaria.


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Recensione "In caso di disgrazia" di Georges Simenon (1956)

"In caso di disgrazia" di Georges Simenon, pubblicato nel 1956, ci trasporta nella Parigi borghese attraverso la storia di Lucien Gobillot, avvocato di prestigio con una moglie raffinata e una vita che molti anelano.

Ma dietro questa facciata si nasconde un uomo con i desideri, le piccolezze e le meschinità di chi non vuole invecchiare ed invidia con rabbia e ostilità che è nel pieno della propria giovinezza...

Simenon costruisce un thriller psicologico dove la vera indagine non riguarda un crimine, ma l'animo umano nelle sue contraddizioni più profonde. Un romanzo che dimostra come il maestro belga sapesse andare oltre il commissario Maigret, regalandoci una delle sue opere più introspettive e disturbanti.

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Recensione “Orecchie rosa” di Pax (2021)

"Orecchie Rosa" di Pax è un romanzo grafico che si presenta come un diario di un dialogo interiore: la famiglia, gli affetti, le riflessioni e, soprattutto i dolori che nascono dai piccoli grandi eventi di tutti i giorni.

Un graphic novel che trasforma l'esperienza quotidiana in arte, dove ogni vignetta diventa specchio delle nostre fragilità e delle nostre forze; e dove la famiglia è il centro, nel bene e nel male, di tutto.