La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

La Foglia d'Acanto: recensioni senza spoiler!

Valerio Tagliaferri

"La Foglia d'Acanto" è il podcast che nasce dall'amore – o forse sarebbe meglio dire, dall'ossessione – per le storie. Che siano scritte su carta, proiettate su uno schermo o diluite in più puntate da divorare sul divano. Dopo aver trascorso anni a scrivere recensioni per il mio blog www.valeriotagliaferri.it, ho deciso di portare questa passione anche in formato audio, per permettervi di ascoltare le mie riflessioni mentre andate al lavoro, preparate la cena o semplicemente cercate un po' di compagnia durante le giornate frenetiche. Buon ascolto, Valerio.

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Recensione "Balle spaziali" di Mel Brooks (1987)

"Balle Spaziali" di Mel Brooks è la parodia definitiva delle saghe fantascientifiche, un film cult del 1987 che prende di mira Star Wars con un'irriverenza geniale.

Tra citazioni improbabili, battute surreali e personaggi indimenticabili come Stella Solitaria e il Presidente Scrocco, Brooks orchestra un delirio comico che non risparmia nessuno. Dal merchandising sfrenato alle scene iconiche trasformate in gag esilaranti, questo film è un capolavoro di nonsense che ancora oggi fa ridere a crepapelle.

Con un cast straordinario guidato da Bill Pullman, John Candy e Rick Moranis, "Balle Spaziali" è la prova che la parodia può essere arte. Un viaggio folle nell'iperspazio dell'assurdo, dove nulla è sacro e tutto è possibile. Se amate la fantascienza ma non vi prendete troppo sul serio, questo è il film che fa per voi.

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Recensione “Ninotchka” di Ernst Lubitsch (1939)

Nel 1939, Ernst Lubitsch compie il miracolo: far ridere Greta Garbo. Ma "Ninotchka" è molto più di questo. È satira politica mascherata da commedia romantica, è una rigida commissaria sovietica che scopre Parigi e l'amore, è il trionfo dell'umanità sulla propaganda.

Con Melvyn Douglas nei panni di un conte seduttore e la sceneggiatura firmata anche da Billy Wilder, il film rappresenta l'apice della maestria del "Lubitsch touch": eleganza, intelligenza e una risata che nasconde una critica feroce al totalitarismo. Un capolavoro che parla di libertà individuale contro conformismo collettivo, di diritto alla felicità personale contro dovere sociale.

A ottantacinque anni di distanza, "Ninotchka" conserva intatta la sua capacità di divertire e far riflettere, dimostrando come il cinema possa essere insieme arte e intrattenimento.


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Recensione “L’ultimo metrò” di François Truffaut (1980)

Nell'inverno del 1942, mentre Parigi vive sotto l'occupazione nazista, il Théâtre Montmartre deve continuare a esistere. Catherine Deneuve è Marion Steiner, attrice e direttrice che nasconde un segreto nel sottosuolo del teatro: suo marito Lucas, regista ebreo dato per fuggito.

François Truffaut orchestra un capolavoro dove il palcoscenico diventa metafora della Resistenza, lo spettacolo una forma di sopravvivenza. Tra censura, delazioni e passione artistica, il film intreccia storia d'amore, teatro e Storia con la S maiuscola. Gérard Depardieu completa un triangolo emotivo intenso, mentre da sotto le assi del palco Lucas dirige in clandestinità, ascoltando attraverso una grata.

"L'ultimo metrò" vinse dieci César e rimane un'opera sulla necessità dell'arte anche nei momenti più bui. Scopriamo insieme questo gioiello del cinema mondiale, dove ogni sipario che si alza è un atto di resistenza.

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Recensione “Shantaram” di Gregory David Roberts (2007)

Un viaggio epico attraverso i bassifondi di Bombay a cavallo degli anni '80, dove un fuggitivo australiano trova redenzione nell'inferno più affascinante del mondo.

"Shantaram" di Gregory David Roberts è molto più di una autobiografia: è un'odissea che ti trascina nelle baraccopoli, nei bordelli, nelle prigioni indiane e nel cuore pulsante di una città che divora e trasforma.

Tra amicizie impossibili, amori tormentati e la ricerca disperata di un'identità, Roberts ci regala una storia di caduta e rinascita che toglie il fiato. Un libro di quasi mille pagine che si divora come un thriller ma risuona come filosofia di vita.

Scopri perché milioni di lettori nel mondo hanno definito questa storia "indimenticabile" e come un criminale in fuga è diventato uno degli scrittori più amati del nostro tempo.


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Recensione “La catastrofica visita allo zoo” di Joël Dicker (2025)

Joël Dicker abbandona temporaneamente i suoi complessi thriller per regalarci un romanzo breve e piacevole che si muove sul confine sottile tra letteratura per ragazzi e riflessione sociale per adulti.

"La catastrofica visita allo zoo" racconta il punto di vista della piccola Josephine coinvolta in un'avventura alla vigilia di Natale che trasforma una banale gita scolastica in un evento destinato a rimanere impresso nella memoria collettiva di una piccola città.

Ne parliamo in questo episodio de "La Foglia d'Acanto", esplorando se davvero questo sia solo un "compitino" tra un bestseller e l'altro o se nasconda qualcosa di più profondo sotto la sua veste apparentemente semplice.